Fanfare in gran concerto

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    Passerà alla storia il quarto raduno biennale delle fanfare dei congedati delle cinque brigate alpine tenutosi a Verona lo scorso sabato 6 ottobre con un memorabile concerto in questo tempio italiano della musica: l’Arena. Prima del concerto, alle ore 17 in sala consigliare del Comune di Verona, l’amministrazione comunale rappresentata del vice sindaco Vito Giacino e alla presenza del comandante delle Truppe alpine gen. Alberto Primicerj ha consegnato nelle mani del comandante del 6° Alpini, col. Luigi Rossi, la pergamena che ha suggellato la cittadinanza onoraria a questo prestigioso reparto alpino molto caro ai veronesi e che per molti anni ha avuto la sede proprio nel fabbricato che gli alpini veronesi hanno recuperato dal degrado in cui si trovava trasformandolo nella sede della propria Sezione.

    A questa cerimonia, oltre a molte autorità politiche, civili e militari, erano presenti per l’ANA, il vice presidente nazionale Nino Geronazzo, il consigliere Giorgio Sonzogni, il revisore dei conti Alcide Bertarini, il direttore de L’Alpino Bruno Fasani e il presidente della sezione di Verona Ilario Peraro che faceva gli onori di casa.

    Terminata la cerimonia, le cinque fanfare dei congedati delle brigate alpine, Taurinense, Orobica, Tridentina, Cadore e Julia partite ognuna da una delle principali piazze di Verona giungevano in piazza Bra per l’alzabandiera e la resa degli onori ai Caduti con deposizione della corona di alloro davanti alla targa bronzea dedicata al 6° Alpini, alla cui base campeggiano le significative parole che sono anche il motto della sezione di Verona: “Alle aquile del 6° Alpini che le penne insanguinarono su tutte le cime a prova di ferro tormenta valanghe per il più libero volo”.

    Puntuale, alle 21, nella stupenda cornice di un’Arena gremita da oltre 7.000 persone provenienti da ogni parte d’Italia, ha avuto inizio il concerto con le pregevoli esecuzioni delle fanfare, in tutto almeno 250 elementi, che separatamente hanno eseguito ciascuna quattro brani del loro ricco repertorio.

    Alla fine l’apoteosi a fanfare riunite: supportate dalla presenza di ottanta coristi provenienti dai 5 cori ANA della sezione di Verona: si è esibita quella che si può chiamare l’ideale fanfara del 4° Corpo d’Armata alpino che le raggruppa tutte, con sei brani, l’ultimo dei quali, l’Inno nazionale, è stato ascoltato in piedi da tutti i partecipanti alla rassegna e seguito da un lungo e convinto applauso. Dopo tre ore di splendida musica, a mezzanotte in punto, è terminato questo concerto che resterà scolpito nella storia delle fanfare.

    Molto apprezzata l’opera impeccabile dei due presentatori della serata areniana: Lucetta Rossetto e Francesco Brighenti. Il raduno delle fanfare è proseguito il mattino della domenica, con il loro trasferimento per una nuova esibizione a Mantova, città il cui Gruppo alpini fa parte della sezione di Verona. I cinque gruppi musicali hanno suonato per le vie della città terminando l’esibizione con un applaudito carosello in piazza Mantegna. È stata un’occasione per far gustare della buona musica agli abitanti di questa città che approfittando della bella giornata domenicale si sono fermati numerosi ad ascoltare l’imprevisto concerto.

    Per rinsaldare maggiormente i legami di amicizia fra i componenti dei vari gruppi musicali e chiudere in bellezza questa manifestazione, non poteva mancare alla fine delle due giornate un ritrovo conviviale, che è stato un’occasione per salutarsi con un arrivederci fra due anni! Un ringraziamento particolare va al generale Cesare Di Dato per la sua opera di promotore e prezioso collaboratore nell’organizzazione del raduno, ad Alfredo Conti, al maresciallo Tempesta, alla sezione di Verona ed al suo presidente Ilario Peraro che con i suoi collaboratori ha lavorato intensamente nell’organizzazione di una manifestazione molto ben riuscita.

    Angelo Pandolfo