Evitiamo gli slogan

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    Raccogliendo l’invito del direttore “Siate brevi”, cercherò di sintetizzare al massimo il mio pensiero sull’Europa. La democrazia giustamente lascia esprimere a tutti il proprio pensiero e Lorenzo Conradi di Imperia lo ha fatto. Credo però che debba essere chiaro che le sciocchezze e le stupidaggini scritte nella sua lettera vadano evidenziate come tali.

     

    Dire che l’euro “ha impoverito milioni di persone” significa non capire nulla di economia e di come gira il mondo: senza l’euro la nostra liretta non conterebbe oggi più nulla e con il nostro debito pubblico la speculazione internazionale ci metterebbe nel tritacarne. Altrettanto platealmente falso è dire che “questa Europa ci sta trascinando passo dopo passo verso la terza guerra mondiale”. È appena il caso di ricordare che se dal 1945 in poi non abbiamo più avuto guerre mondiali è proprio perché in Europa dal 1956 ad oggi stiamo costruendo, sia pure con qualche difficoltà, un’unione effettiva e ben 72 anni di pace. Vorrei ricordare, in primis a Lorenzo, che le guerre sono sempre state il frutto dei nazionalismi e mai il contrario.

    amico degli alpini Loris Nadalini Gruppo di San Giovanni in Persiceto, Sezione Bolognese-Romagnola

    La tua lettera, caro Loris, ha il pregio di ricordarci, anche se tu lo fai in modo essenziale e anche un po’ brusco, che le valutazioni vanno fatte evitando gli slogan con cui certa politica ci tira per la giacca, spesso fornendo argomenti che sono soltanto un toccare la pancia della gente, non certo la sua intelligenza.