Esercitazione Anxanum

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    “Anxanum 2015”, pronunciarlo è quasi uno scioglilingua e potrebbe benissimo essere il nome di una nuova specialità medicinale. In realtà è tutto più semplice: si tratta della denominazione latina della città di Lanciano (Chieti), in cui a inizio ottobre si è svolta l’esercitazione di Protezione Civile del 4º Raggruppamento. 

     

    L’accuratezza nella preparazione delle attività da parte del coordinatore Nicola Cianci, non poteva certo prevedere l’inclemente pioggia, che ha messo a dura prova la tempra e la pazienza dei volontari.

    Le finalità dell’esercitazione sono state innanzitutto quelle di testare la risposta del volontariato e in generale di diffondere la cultura della Protezione Civile. La valutazione ha riguardato gli eventi e le operazioni connesse ad un sisma, in modo da armonizzare la collaborazione dei soggetti implicati nell’emergenza, verificare i tempi d’intervento nelle varie fasi e il Piano comunale per le emergenze. E la scelta di presentare l’esercitazione la settimana precedente nella Sala consiliare del Comune di Lanciano è stata sapiente, poiché ha consentito di coinvolgere e informare meglio la popolazione, anche grazie ad appositi avvisi sul territorio.

    L’inizio delle operazioni è stato scandito da una scossa di terremoto (naturalmente una simulazione) d’intensità 4.5 della Scala Richter, che dalle 7 del mattino di venerdì 9 ottobre ha colpito la città di Lanciano. L’emergenza è stata classificata di tipo “A” e in funzione delle norme vigenti risolvibile a livello comunale. È stato quindi immediatamente attivato il Centro Operativo comunale, luogo di comando delegato alle prime scelte per la collocazione del campo base di accoglienza per gli sfollati. Venerdì sera il campo base era montato e pronto ad accogliere 250 ospiti colpiti dal terremoto.

    In accordo con l’amministrazione pubblica il campo è stato aperto alle scolaresche. Un’ottima scelta poiché i giovani hanno potuto apprendere, anche se in modo succinto, le attività di soccorso connesse all’emergenza e più in generale il mondo Ana con i suoi volontari e le attrezzature. Sabato si sono svolte le attività della Squadra idrogeologica, le ricerche delle Unità cinofile da soccorso, le verifiche sanitarie nel Posto medico avanzato montato in piazza Plebiscito, oltre alle attività formative per l’uso di mezzi fuoristrada e alla pianificazione di alcuni studi geologici.

    Significativa è stata la visita del funzionario del Dipartimento della Protezione Civile di Roma che ha verificato l’affidabilità dell’organizzazione della Protezione Civile Ana e l’efficienza dei volontari, in particolare quei nuclei che sotto un’intensa pioggia hanno operato con le pompe idrovore in prossimità del fiume Sangro.

    I volontari impegnati sono stati circa 250, provenienti in maggioranza dall’Abruzzo (c’erano anche alpini delle Sezioni di Massa Carrara-Alpi Apuane, Molise, Firenze, Latina, Pisa Lucca Livorno, Napoli, Bari Puglia e Basilicata e Marche). Hanno condiviso la nostra esercitazione anche volontari appartenenti alla Croce Bianca di L’Aquila e di Villa Stanazzo, scout e geologi.

    Anche in questa occasione, che ha messo alla prova la Protezione Civile di Ana, i volontari hanno ampiamente avvalorato la loro incisiva appartenenza ad un mondo di amicizia e fratellanza, con condivisione assoluta per finalità e obiettivi di solidarietà e senso civico.

    Giuseppe Bonaldi