Due chilometri di applausi

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    Hanno sfilato per quasi due chilometri accolti da tricolori alle finestre e ai balconi, cappelli nelle vetrine, striscioni e cartelloni. Così Novara ha vissuto l’invasione di 25mila penne nere, arrivate in città per il 15° raduno del primo raggruppamento. Tra gli alpini di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Francia sono sfilati anche i vessilli delle sezioni di Australia, Brasile e Sud Africa. Il Labaro, scortato dal presidente Corrado Perona e dai consiglieri nazionali ha aperto la sfilata tra due ali di folla festante, seguito dal vessillo della sezione di Novara guidata dal presidente Antonio Palombo.

    La cerimonia ufficiale ha preso il via sabato 6 ottobre, con l’arrivo del Labaro e dei Gonfaloni della Regione Piemonte, della Provincia e della Città di Novara, che seguiti dai vessilli e dai gagliardetti delle Sezioni e dei Gruppi del primo raggruppamento, partendo da palazzo Natta, sede della Provincia di Novara, hanno sfilato raggiungendo largo Alpini d’Italia per l’alzabandiera e per la deposizione della corona al monumento all’Alpino.

    La sfilata è poi proseguita, fino al monumento ai Caduti, in viale IV Novembre, per la deposizione di una seconda corona. In seguito le campane del Duomo cittadino hanno chiamato a raccolta i partecipanti alla manifestazione per la Messa, celebrata da mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara. Durante l’omelia, mons. Brambilla ha ringraziato gli alpini per la loro grande dedizione, ha espresso gratitudine e stima e li ha incoraggiati a “offrire sempre gesti caratterizzati da generosità e ricchezza di umanità, gesti che voi alpini avete da sempre nel vostro cuore”.

    Dopo la Messa, presso l’Arengo del Broletto di Novara, da sempre fulcro della vita civile cittadina, il sindaco di Novara Andrea Ballarè, ha conferito alla brigata Taurinense la cittadinanza onoraria della città consegnando una pergamena d’onore al col. Serafino Canale, vice comandante della Taurinense. «Un gesto di affetto e stima per i valori che la brigata Taurinense esprime nel mantenimento della pace nelle zone più inquiete del mondo». Ballarè ha ricordato Giorgio Balossini, «vecio» alpino scomparso da poco: «Un amico grazie al quale è stato facile pensare di conferire questa cittadinanza ». Ringraziando il sindaco a nome di tutti gli uomini dei reparti della Taurinense, il col. Canale ha donato al primo cittadino novarese un crest della Brigata, con queste parole: “Vorrei che questo simbolo della Taurinense rappresentasse per voi, concittadini novaresi, la foto di quel figlio che è lontano da casa per lavoro e, vedendola, ogni giorno dedicaste a lui un pensiero, perché ritorni presto a casa sua, sano e salvo”.

    Il presidente Perona ha salutato gli ospiti con queste parole: “Siamo qui a Novara, nel 90° anniversario di costituzione della sua Sezione, per affermare e consolidare ulteriormente quei vincoli di amicizia e fratellanza, quello stile di vita che ci unisce da sempre. Domani, sfileremo per le vie di Novara, manifestando il nostro orgoglio che deriva dalla disponibilità che sempre dimostriamo a favore delle nostre comunità per le quali siamo diventati un vero e proprio punto di riferimento. Sfileremo per affermare che solo conservando la memoria un popolo può essere grande e per riaffermare i valori profondi dell’italianità e le virtù che i nostri Padri hanno mantenuto anche nei momenti tragici della storia della nostra Patria. Solo così potremo coltivare la speranza di fare dell’Italia il posto migliore dove crescere i nostri figli. Il raduno del 1° rgpt. non porterà in città solo una moltitudine di alpini, ma soprattutto quello spirito alpino per il quale siamo ammirati e rispettati e che ha il potere di contagiare chi a noi si avvicina. La nostra Associazione ci appartiene ma rappresenta un vero e proprio patrimonio per l’intera Comunità che a noi si ispira e trae motivo di fiducia. Teniamone conto”.

    Al termine della cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria alla Taurinense, il presidente Perona ha consegnato al giornalista RAI, Gianfranco Bianco, il premio Giornalista dell’anno 2011, con questa motivazione: “Gianfranco Bianco, giornalista televisivo RAI3 Piemonte, attento alla realtà della montagna, ha curato con intelligenza, professionalità e passione numerose manifestazioni alpine a livello nazionale, riuscendo a trasmettere allo spettatore un’immagine corretta e genuina delle penne nere”. Rivolgendosi al presidente Perona: “Caro presidente – ha detto – ringrazio di cuore lei e l’ANA, per avermi conferito questo gradito premio che mi onora e mi riempie il cuore di gioia. Vorrei devolvere il premio affidandolo questa sera nelle vostre mani, per i progetti futuri dell’ANA in favore dei terremotati dell’Emilia Romagna”. Scroscianti applausi hanno sottolineato questo nobile gesto. La sfilata della domenica è stata la solita nostra grande festa di popolo. Gli alpini hanno sfilato sotto un continuo applauso da parte di migliaia di persone che gremivano le vie cittadine. Tempo magnifico e tricolori dappertutto, alpini festanti e grande accoglienza.

    Luca Marchiori e Piergiorgio Milano