“Dobbiamo copiare da voi per superare la crisi”

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    I rappresentanti delle sezioni all’estero e quelli dell’IFMS, la Federazione internazionale dei soldati di montagna, si sono riuniti sabato mattina all’auditorium Haydn: era uno degli appuntamenti più importanti e molto atteso dagli alpini che vengono all’Adunata da tutte le parti del mondo. Sono giunti dall’Argentina, Australia, Belgio, Brasile, dalla sezione Balcanica-Carpatica-Danubiana, Canada, Cile, Colombia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, New York, dalla sezione Nordica (Svezia, Norvegia e Danimarca), Sudafrica, Svizzera, Uruguay. Per l’IFMS c’erano il segretario generale della Federazione, lo sloveno gen. Bojan Popgrajc e le delegazioni di Bulgaria, Germania, Francia Slovenia, Spagna e Svizzera.

     

    Ad accoglierli il presidente nazionale Perona, il prefetto Valenti, il sindaco di Bolzano Spagnolli, il presidente della Commissione IFMS Mauro Gatti, il delegato ai rapporti con le sezioni all’estero Ferruccio Minelli, il generale Primicerj comandante delle Truppe alpine, il presidente della sezione di Bolzano Scafariello. Ospite d’eccezione, il centenario past president Vittorio Trentini, accolto con tutti gli onori e con grande affetto. Il benvenuto è stato portato dal sindaco Spagnolli che ha evidenziato la specificità di Bolzano, dove si parlano due lingue e convivono pacificamente genti di cultura e storia diverse: un modello che è di esempio per tutto il resto del mondo. Il gen. Primicerj ha portato il saluto degli alpini, in special modo di quelli impegnati nelle missioni all’estero.

    “L’Italia non potrebbe avere ambasciatori migliori di voi nel mondo”, ha detto, ed ha messo in risalto il feeling dei reparti alpini con gli altri soldati di montagna nelle operazioni internazionali, con la stessa mentalità, gli stessi sentimenti: “Un modello per un possibile esercito europeo”. Per il presidente della sezione altoatesina Scafariello “questa Adunata sta segnando l’inizio di un nuovo rapporto fra cittadini dei due gruppi linguistici”. Gatti ha svolto una relazione dell’attività nell’ambito delle iniziative della Federazione, Minelli ha salutato un reduce 96enne del btg. Edolo, giunto da Melbourne con la figlia e il genero ed ha annunciato il prossimo incontro con gli alpini italiani che vivono in Australia.

    Il segretario della Federazione ha ringraziato il presidente Perona per l’ospitalità e augurato una buona riuscita dell’Adunata. È seguito il saluto portato dai vari rappresentanti delle varie delegazioni, molto applauditi. Ha concluso gli interventi il presidente Perona, che ha salutato non senza commozione il presidente Trentini. “È questo uno dei momenti più emozionanti dell’Adunata”, ed ha confessato che sempre, dalle sue visite agli alpini all’estero, è tornato arricchito di qualcosa.

    Ha ricordato sua figlia che vive in Australia, alla quale ha raccomandato di essere una buona madre, una buona sposa ma specialmente un’ottima italiana, perché “è la generazione di uomini che hanno reso grande l’Italia nel mondo. Se c’è un grande valore aggiunto che ho acquisito come uomo e come presidente è avere trascorso momenti incredibili con voi. Ai consiglieri, ai presidenti di sezione dico che anche se abbiamo e stiamo vivendo momenti difficili, dobbiamo copiare da voi per superare la crisi, soprattutto dobbiamo superare la crisi morale che investe questa nostra Patria. E la crisi morale la dobbiamo superare con questo cappello. E allora potremo dire che l’Italia ha ancora bisogno dei suoi alpini”.