Cultura e solidarietà

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    «Vent’anni, per una persona, sono pochi; al contrario, per un concorso letterario rappresentano un obiettivo prestigioso: non un punto d’arrivo, un epilogo, ma un traguardo oltre il quale procedere. È il caso del premio Parole Attorno al Fuoco che alla 20ª edizione ha fatto registrare un concorso di autori notevole: 88 da tutta Italia. E accanto alla quantità, una qualità d’eccellenza riconosciuta da tutti i componenti della giuria». Queste parole, espresse nell’intervento d’apertura dal presidente della giuria Giovanni Lugaresi, giornalista e scrittore, ben sintetizzano lo stato di salute del concorso letterario, ideato nel 1995 dal compianto Alpino maestro Carlo Tognarelli e organizzato in sinergia fra gli Alpini del gruppo di Arcade e la sezione di Treviso, grazie all’instancabile opera del capogruppo Florindo Cecconato e del past-president Francesco Zanardo.

    Due novità quest’anno: innanzitutto il tema, rimodulato in “La Montagna: le sue storie, le sue genti, i suoi soldati, i suoi problemi di ieri e di oggi” che dà il giusto risalto alla protagonista dei racconti e, considerato il numero dei lavori pervenuti e la loro valenza, è stata una scelta azzeccata, da riproporre per le prossime edizioni. L’altra novità è costituita dalla location: la cerimonia di premiazione, avvenuta nel pomeriggio di domenica 4 gennaio, è stata ospitata nell’auditorium di S. Caterina a Treviso presso l’omonimo museo, ex convento, già residenza dei Da Camino, signori di Treviso dall’anno 1283.

    A solennizzare ulteriormente la ricorrenza è stata la presenza del presidente nazionale Sebastiano Favero, del presidenze sezionale Raffaele Panno e del presidente del comitato organizzatore Giuseppe “Pino” Gheller. Ha condotto la manifestazione con sapiente maestria Nicola Stefani, voce nota a tutti per il suo servizio di commentatore ufficiale alla sfilata delle Adunate nazionali, affiancato da Tania Tonello, mentre il compito di lettrici è stato egregiamente svolto da Susanna Calesso e Alessia Beghi. Il coro ANA di Oderzo diretto dal maestro Claudio Provedel, nel quale cantava anche il past-president Luigi Casagrande, ha accompagnato la cerimonia: dall’Inno nazionale di apertura al “Signore delle Cime” in conclusione.

    Un grande applauso ha salutato la proclamazione del racconto vincitore della 20ª edizione di Parole Attorno al Fuoco: “Lo strappo” di Mariagrazia Nemour di Borgiallo (Torino), già seconda classificata nel 2013: lo scenario questa volta è quello contemporaneo, il protagonista un sergente della Taurinense appena rientrato dall’Afghanistan, gravemente segnato nella carne e nello spirito da quell’esperienza. Quando tutto sembra compromesso nel rapporto familiare, quando i fantasmi del recente passato sembrano avere il sopravvento sul fragile equilibrio del protagonista, l’amore e la determinazione della giovane moglie gli offrono quell’appiglio per ritrovare se stesso e il senso della sua esistenza, il tutto raccontato con ritmo battente ed efficace introspezione psicologica.

    Il secondo posto in classifica se l’è aggiudicato il racconto “Le memorie di Agnese” di Maria Rosaria Fonso di Adria: storia ambientata durante la Grande Guerra, fatta di solidarietà fra persone semplici e di amore, narrata con un’azione ben costruita, ritmi appropriati e coinvolgenti. Terzo classificato l’Alpino di Conegliano Luigino Bravin – già vincitore del primo premio nel 2013 e distintosi anche l’anno scorso – con “Una foto e un figlio”. Su una vecchia fotografia dei tempi della Grande Guerra, scattata durante l’occupazione dopo Caporetto, e su un altro scatto di qualche anno più recente, viene ricostruita la storia di umanità fra un soldato nemico e una donna il cui marito è al fronte. Una storia narrata con delicato e toccante realismo.

    Il premio speciale “Trofeo cav. Ugo Bettiol” per un racconto su tema di particolare attualità, è stato vinto da Katia Tormen di Trichiana (Belluno), già affermatasi nel 2011. Il suo racconto “Viaggio d’istruzione” affronta il tema del Centenario nelle generazioni d’oggi con toni ora scanzonati, ora delicati, commoventi, con un tocco che commuove.

    Il premio speciale “Rosa d’argento Manilla Bosi sposa, madre e sorella di Alpini” per un racconto che ha come protagonista una donna, se l’è aggiudicato “La preghiera più gradita” del parmense Roberto Bertani, che ha presentato il quadro suggestivo, coinvolgente, privo di retorica, di una vecchia madre che, con incrollabile fede, prega per il ritorno del suo ragazzo dalla Campagna di Grecia prima, e da quella di Russia poi.

    Parole Attorno al Fuoco è un concorso che coniuga cultura e solidarietà, e non poteva essere diversamente trattandosi di un’iniziativa “scarpona”: i vincitori devolvono in beneficenza, per regolamento, metà della somma che, oltre alla coppa, costituisce l’ambito premio: 500, 800 e 1.300 euro rispettivamente al terzo, secondo e primo classificato. Così Bravin ha potuto aiutare l’Istituto Comprensorio 1º – “F. Grava” di Conegliano, la signora Fonso ha diviso la somma fra la Croce Rossa Italiana di Rovigo e l’Associazione Danilo Ruzza Onlus, mentre la vincitrice signora Nemour ha devoluto la somma di 650 euro all’Associazione “Libera Piazza”. Gesti da menzionare, nel nostro contesto sociale dove si parla spesso di individualismo e di egoismo.

    Paolo Carniel