CREMONA – La mostra “Sangue donato”

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    È sicuramente stata un’iniziativa singolare quella degli alpini del gruppo di Asola, sezione di Cremona: una mostra itinerante sulle memorie di prigionia in Germania dell’alpino Alferino Baruffi reduce IMI n. 9998, andato avanti nel dicembre 2011 lasciandoci questa preziosa testimonianza. Semplice e immediato nei suoi scritti, Baruffi ha toccato il cuore di oltre 3000 visitatori e studenti, dando voce a quanti non sono più tornati.

     

    Classe 1924, Alferino riceve la cartolina di precetto nel luglio 1943, in piena guerra mondiale, con destinazione Novara, nel Corpo degli alpini, nel glorioso battaglione Intra. Gli viene ordinato il trasferimento a Brescia, insieme con altri venti alpini, per rinforzare l’organico del battaglione Edolo del 5° reggimento, da poco rientrato con gli effettivi decimati dalla terribile e sciagurata Campagna di Russia. L’8 settembre 1943, segna la caduta del fascismo. L’esercito tedesco invade l’Italia, fa prigionieri gran parte dei soldati italiani, li deporta nei campi di concentramento in Germania e Alferino è uno di questi.

    Egli ha la fortuna di sopravvivere ai 18 mesi di lager dove ha visto morire tanti giovani; sulla sorte dei suoi amici non ha più notizie. Pochi anni fa decide di scrivere la sua esperienza di quei terribili mesi, e stila un memoriale dedicandolo a tutti coloro che non sono più tornati e che “hanno donato il proprio sangue” con l’estremo sacrificio per riaffermare il valore della libertà e della pace.

    Così, questa storia minuta si è inserita negli eventi del 150° dell’Unità d’Italia, con un titolo emblematico, “Sangue donato”, in quanto la mostra ha visto anche la collaborazione dell’AVIS, unendo due realtà presenti su tutto il territorio nazionale e locale. Il percorso si è articolato su undici paesi mantovani, grazie anche al sostegno economico dell’associazione “l’Aquila e il Leone”, con il patrocinio della Provincia di Mantova, arricchita con testimonianze rivolte agli studenti degli istituti superiori con la M.A.V.M. Nelson Cenci sull’epopea del ripiegamento russo e quella del maggiore Mario Renna del comando di brigata Alpina “Taurinense”.

    Circa una cinquantina di classi tra scuole elementari, medie e superiori sono state complessivamente coinvolte nei loro paesi di residenza grazie all’ospitalità gratuita concessa dalle amministrazioni locali.

    Rosanna Viapiana