Convegno a Milano sugli "Arditi" nella Grande Guerra

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Gli Arditi saranno il tema del  convegno che si terrà il prossimo 9 novembre nella “Sala dei Comandanti” del Centro documentale Esercito (Milano, via Vincenzo Monti 59, inizio ore 14.30),  organizzato dal Comitato per il Centenario degli alpini del gruppo Milano Centro “Giulio Bedeschi” nel quadro della rievocazione per tappe degli eventi più significativi del conflitto ’15-’18.

Avevano grande coraggio, erano ardimentosi e temerari. Armati in modo leggero e funzionale (pistola, pugnale, bombe a mano) a loro fu affidato il compito di operare con incursioni imprevedibili. La fase finale della Grande Guerra vide, da parte italiana, l’irrompere sui campi di battaglia degli Arditi, conseguenza di una evoluzione tattica del conflitto che, da guerra di massa e logoramento, lasciò spazio ad azioni rapide, fluide, imprevedibili e spesso inarrestabili.

Genesi, sviluppo e affermazione del corpo speciale risalgono al 26 giugno del 1917, quando fu emessa la circolare del Comando Supremo, n° 111660, avente per oggetto i “Reparti d’assalto”. Da un’idea del colonnello Giuseppe Bassi, appoggiata dal Generale Francesco Saverio Grazioli e benedetta dal comandante della 2° Armata Luigi Capello.

Nonostante l’esercito italiano disponesse già delle cosiddette “compagnie della morte” specializzate in attacchi a sorpresa, fu solo con gli Arditi che si raggiunsero livelli davvero avanzati di efficienza in combattimento e di oscuro eroismo in incursioni dimenticate dalla storia. Dal Monte San Gabriele a Caporetto al Piave gli Arditi lasciarono ovunque la loro firma, con esplosioni, lanciafiamme, lampi di coltello, colpi di pugnale o di vanghetta.

Saranno i relatori, tutti di prim’ordine come sempre, ad illustrare ai convenuti il significato militare, ruolo nell’immaginario collettivo e strascichi politici degli Arditi a partire dal 1917 e ben oltre la fine della Grande Guerra.

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