Contrin: con il tempo migliora, grazie agli alpini

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    L’idea di ricostruire il rifugio Contrin nacque esattamente novant’anni fa. Era il 1921; fanfara in testa, un gruppetto di alpini e paesani guidati dal presidente nazionale Arturo Andreoletti partì da Alba di Canazei imboccando il sentiero della Val di Contrin, una laterale dell’Alta Val di Fassa. Le cronache dell’epoca raccontano che dopo le prime fatiche della salita, il passo marziale si attenuò e il gruppo, lentamente, si sfilacciò: la fanfara non suonava più, le madrine rimasero indietro e tutti iniziarono ad alleggerirsi il vestiario per il caldo.

     

    Due ore dopo giunsero ai resti della Contrinhaus, distrutta sei anni prima dai colpi di artiglieria italiani e si diressero sui prati per montare le tende e passarvi la notte, in attesa delle ascese alpinistiche del giorno seguente e dell’incontro con le popolazioni della Val di Fassa, salite per salutare gli alpini che partecipavano alla “Alpinopoli”, così era chiamato in modo un po’ ampolloso quel raduno.

    Dall’incontro e dalla condivisione di quei momenti in montagna maturò in quegli uomini e donne – molti dei quali poco tempo prima erano stati avversari proprio in quei luoghi – l’idea di ricostruire il rifugio Contrin. In soli otto anni non solo fu riedificato più bello e solido di prima, ma sull’Alpe venne costruito anche l’adiacente rifugio “Dei lupi” (intitolato alla medaglia d’Oro Efrem Reatto) e la graziosa chiesetta dedicata ai “Caduti della montagna”, edificata su una collinetta, a dominare gli altri fabbricati.

    Oggi, dopo l’ultimo restauro iniziato nel 2003 e compiuto dall’ANA con il contributo della Provincia autonoma di Trento, la “Città degli Alpini”, come era chiamata amichevolmente in passato dalle penne nere, è ancor più uno splendido gioiello tra le cime della Marmolada. “Una lode per l’impegno nei lavori di questi anni – ha sottolineato nel suo intervento il vice presidente vicario Sebastiano Favero – deve essere tributata ai componenti della Commissione Contrin che ho avuto l’onore di presiedere e ai collaboratori: Attilio Martini, Arrigo Cadore, Ivano Gentili, Luigi Bernardi, Paolo Frizzi, Franco Pedron”(*). E ha annunciato che, grazie anche al contributo dell’impresa Rossaro, che tra l’altro ha collaborato nei lavori, sarà curata una riedizione del libro sulla storia del rifugio Contrin.

    “L’idea di un libro aggiornato sul Contrin è un’iniziativa – ha proseguito Favero – voluta nell’anno in cui si celebra il 150° dell’Unità d’Italia e ha come protagonista uno dei luoghi dove s’è fatta l’Italia, al termine di quella che possiamo considerare l’ultima guerra risorgimentale”.

    Il colonnello Maurizio Paissan, intervenuto in rappresentanza delle Truppe alpine, ha scortato con il vice presidente Favero, il presidente della sezione di Trento Maurizio Pinamonti e i consiglieri nazionali il vessillo di Trento, sezione che da 28 anni organizza il raduno.

    Paissan ha parlato dell’impegno degli alpini in Afghanistan che si è appena concluso e ha ricordato i Caduti e i feriti in missione. “Noi alpini in armi e l’ANA siamo un’unica grande famiglia! È questa la nostra forza e la nostra unicità, perché non esiste un’altra realtà che possa fare affidamento su una così una grande solidarietà”.

    Il pensiero non può non andare a Luca Barisonzi, ferito gravemente in Afghanistan, e al progetto avviato dall’ANA in collaborazione con gli alpini in armi, per raccogliere fondi destinati alla costruzione di una casa domotica per Luca. Questa per Luca è solo l’ultima di numerose iniziative nel campo della solidarietà che, ha ricordato Pinamonti: “È così importante nella società di oggi che anche l’Unione Europea ha voluto eleggere il 2011 ad Anno europeo delle attività di volontariato”.

    Al termine dei discorsi, la Messa, accompagnata dalla fanfara di Monte Zugna e celebrata da padre Hippy nella conca dietro la chiesetta, gremita da tanta gente e da centinaia di alpini con i vessilli e i gagliardetti.

    Oggi, come novant’anni fa, gli alpini saliti al Contrin hanno parlato di montagna, di incontro, di condivisione e di solidarietà, elementi di cui la “Città degli alpini” è una delle espressioni più belle.

    Matteo Martin

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    Il rifugio Contrin, di proprietà dell’ANA, è gestito dal 1974 dalla famiglia De Bertol che riserva un prezzo speciale per i soci alpini. Ha 140 posti letto circa, di cui 100 nel rifugio Reatto. Per prenotazioni: rifugio ANA Contrin, loc. Val Contrin, 38032 Canazei (TN); tel. 0462/601101, cell. 392/9480794; e-mail: info@rifugiocontrin.it www.rifugiocontrin.it oppure www.https://www.ana.it nella sezione dedicata ai rifugi ANA.

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    (*) I COMPONENTI COMMISSIONE CONTRIN DAL 2003 AL 2011

    2003 – Attilio Martini, Carlo Fumi, Ivano Gentili, Aldo Innocente, Bruno Serafin

    2004 – Attilio Martini, Luigi Bernardi, Ivano Gentili, Aldo Innocente, Bruno Serafin, Giancarlo Sosello

    2005 – Attilio Martini, Luigi Bernardi, Ivano Gentili, Luciano Cherobin, Bruno Serafin

    2006 – Attilio Martini, Sebastiano Favero, Luigi Bernardi, Arrigo Cadore, Franco Pedron

    2007 – Sebastiano Favero, Luigi Bernardi, Arrigo Cadore, Paolo Frizzi, Franco Pedron, Attilio Martini

    2008 – Sebastiano Favero, Luigi Bernardi, Arrigo Cadore, Paolo Frizzi, Franco Pedron, Attilio Martini

    2009 – Sebastiano Favero, Luigi Bernardi, Paolo Frizzi, Onorio Miotto, Arrigo Cadore, Attilio Martini, Franco Pedron

    2010 – Sebastiano Favero, Renato Zorio, Antonio Munari, Roberto Bertuol, Stefano Duretto, Angelo Pandolfo, Ildo Baiesi, Franco Pedron, Attilio Martini, Arrigo Cadore, Paolo Frizzi

    2011 – Sebastiano Favero, Renato Zorio, Antonio Munari, Roberto Bertuol, Stefano Duretto, Ildo Baiesi, Franco Pedron, Attilio Martini, Arrigo Cadore, Paolo Frizzi