Comandi operativi

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Ore 6,15 del 28 novembre 2015. Un evento sismico distruttivo, di magnitudo 6,8 gradi della scala Richter, ha epicentro in località Sambuca di Sicilia (Agrigento). L’area maggiormente colpita è di circa 300 km quadrati. I danni sono da ritenersi gravi: mancano energia elettrica e gas e sono interrotte le comunicazioni telefoniche. La rete idrica ha subito forti danni e l’approvvigionamento di acqua potabile è difficile. Parte la simulazione. 

Il Dipartimento di Protezione Civile, dopo aver rappresentato all’Ana quali siano le esigenze e aver verificato quali siano le potenzialità di risposta, ha richiesto: l’intervento, per un periodo di sette giorni, di una squadra di volontari cinofili; l’allestimento di un campo di accoglienza per 250 sfollati nel comune di Montevago; la bonifica delle scarpate sovrastanti strade locali e la predisposizione di una squadra di pronto intervento per il verificarsi di eventuali incendi boschivi; l’attivazione di nuclei con capacità operative subacquee e fluviali.

All’esercitazione, svolta a Motta di Livenza, hanno partecipato i quadri della nostra struttura operativa di soccorso, appartenenti in buona parte al 3º Raggruppamento. La Colonna Mobile, demandata a dirigere le operazioni di soccorso è stata installata presso la sede del Gruppo. Sono state realizzate postazioni che rappresentano in modo virtuale la Sede Nazionale, il Centro Coordinamento Interventi Operativi, il Centro Operativo Sede Nazionale e le diverse specialità coinvolte nelle attività di soccorso. Esse dialogano tra loro attraverso la posta elettronica.

L’esercitazione, predisposta dal coordinatore della P.C. del Friuli Venezia Giulia Ermanno Dentesano, con la preziosa assistenza di Orazio d’Incà, coordinatore del 3º Raggruppamento, ha avuto il compito primario di testare le capacità di allertamento e preparazione al movimento dei moduli della Colonna Mobile nazionale dell’Ana, così come predisposto nel piano operativo, esso stesso oggetto di valutazione.

Ha avuto altresì il fine di analizzare le capacità d’intervento, che prevede l’impiego della Colonna Mobile alle massime distanze, sempre sul territorio nazionale. Operazione questa che richiede il trasferimento di uomini, mezzi, attrezzature e materiali con vettori diversi da quelli a disposizione diretta della Colonna Mobile, che prevede attualmente solo il movimento via terra. All’esercitazione, oltre al Presidente della Commissione Ana di Protezione Civile e ad alcuni Consiglieri nazionali, erano presenti funzionari del Dipartimento nazionale che hanno particolarmente apprezzato le metodologie di gestione, traendo utili spunti da applicare alle loro conoscenze rivolte alle associazioni di volontariato.

Hanno anche partecipato i rappresentanti delle Truppe Alpine. Proprio gli alpini in armi hanno già ipotizzato protocolli condivisi tra Esercito, Dipartimento e Ana, che potrebbero essere utili a tutti i componenti del “Sistema di Protezione Civile”.