Che emozione, quei due Tricolori

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    di Claudio Rinaldi

    L’hanno accolta in diecimila, in piazza Garibaldi, il pomeriggio del venerdì che ha preceduto la sfilata. Qualcuno commosso, tutti incuriositi. E tutti a spellarsi le mani. Ancora una volta è stato un momento molto emozionante vedere sfilare la Bandiera di guerra: non solo per le penne nere. Al tenente Giuseppe Calvanelli, alfiere di turno, l'onore di sorreggere la Bandiera di guerra del 3º Reggimento Alpini della Brigata Taurinense, il simbolo più prezioso di un reparto militare, il Tricolore che con le decorazioni materializza la storia e l'onore del reparto stesso e rappresenta la continuità, generazione dopo generazione di militari. È partita da piazzale Santa Croce.

    Ha sfilato, tra due ali di folla, per il centro di Parma: via D'Azeglio, ponte di Mezzo, via Mazzini. Poi l'arrivo in piazza Garibaldi. In corteo, i gonfaloni dei Comuni decorati di medaglia d'Oro (Parma, Borgotaro e Aulla), il Labaro dell'Associazione Nazionale Alpini e i gonfaloni di tutti i Comuni della provincia di Parma e dei lunigianesi Pontremoli e Zeri. E poi, un'altra gloria: la Bandiera di combattimento della nave appoggio Alpino . Costruita dalla Fincantieri Spa Riva Trigoso nel 1968 quale fregata portaelicotteri, nel 1996 è stata modificata in nave comando e appoggio naviglio per contromisure mine.

    Un modo per rafforzare il legame tra alpini e marinai, tra montagna e mare. Applausi lungo tutto il percorso. Batte le mani anche chi non conosce il significato, il valore della Bandiera di guerra. Tra Parma e gli Alpini si è già instaurato un legame: il momento della sfilata è ancora lontano, ma l'Adunata è già entrata nel vivo, e la simpatia reciproca tra le penne nere e la città ducale è già esplosa in un'infinità di brindisi. Il 33 intonato dalla fanfara della Taurinense accompagna l'arrivo in Piazza della Bandiera di guerra. Un gigantesco coro canta orgoglioso. L'emozione è alle stelle.

    È il momento degli o­nori, è il momento della festa. Ma è il momento, anche, della riflessione, dopo l'approvazione della legge che ha abolito la leva obbligatoria: nessuno nasconde i dubbi. Il presidente nazionale dell'Ana, Corrado Perona, ammette: Siamo venuti a Parma per prendere coraggio e superare un momento difficile . Poi esorta tutte le penne nere: Ma sfilando uniti, noi Alpini supereremo ogni ostacolo . Urla nel microfono il comandante delle truppe alpine, il generale Bruno Job: Saranno ancora molti gli italiani che vestiranno i cappelli alpini . Ancora applausi, ancora commozione. Il microfono passa al sindaco di Parma, Elvio Ubaldi. Oggi Parma si vuole riconoscere in quel vessillo assicura che sintetizza valori condivisi da tutta la città, che potrete considerare sempre moralmente e idealmente la vostra città .

    La Piazza è sempre più piena, quando la Bandiera di guerra si sfila dal plotone, attraversa i Portici del Grano del palazzo municipale e quindi viene portata nella sala consiliare, dove è rimasta custodita fino al termine delle celebrazioni dell'Adunata. La rivedremo aprire la sfilata, domenica mattina, in un tripudio di battimani, suoni, colori.