Censimento delle realt museali dell'ANA

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Presso il Centro Studi da anni esisteva un settore a supporto delle sedi che richiedevano una consulenza per sviluppare o addirittura aprire ex novo una sede museale.
Sulla base di queste premesse si era dunque già iniziato, con molta prudenza, a parlare dei Musei custoditi da Sezioni e Gruppi, mettendo a disposizione l’esperienza maturata da alcuni Soci soprattutto per supportare alcune importanti ristrutturazioni. Dai numerosi contatti tra alcuni operatori impegnati nella conservazione e valorizzazione del patrimonio associativo e in occasione dei primi incontri ufficiali tra le realtà museali ANA in occasione delle ultime edizioni CISA, è maturata l’esigenza, per altro condivisa dalla Presidenza Nazionale, di censire questo patrimonio con lo scopo innanzitutto di crearne una guida utile all’interscambio di informazioni e effettuazione di ricerche.
Il Centro Studi quindi vuole catalogare, preservare e valorizzare tutti i beni mobili ed immobili d’interesse storico che, in un modo o nell’altro, sono in possesso di Sezioni e Gruppi, ivi compresi i siti storici recuperati ad opera dell’ANA. Questo settore ha pure il compito di tracciare una precisa mappa dei musei, delle sale storiche e dei siti recuperati ad opera dell’Associazione o da essa gestiti. Il settore Musei, se richiesto, fornisce assistenza tecnica e giuridica specifica, assiste le Sezioni ed i Gruppi per il miglioramento funzionale e gestionale delle sedi museali, collaborando con i comitati scientifici per la realizzazione di percorsi anche in occasione di mostre temporanee.

Una commissione di esperti ha analizzato e valutato le tipologie di esposizioni organizzate e gli allestimenti presenti nelle nostre sedi. Sulla base della normativa peculiare sull’argomento si sono suddivise le realtà ANA fondamentalmente in cinque categorie.

Il Museo Riconosciuto, ovvero la struttura che ha ricevuto dalle istituzioni per Decreto la personalità giuridica e che a norma degli standard ministeriali ha adottato tutta una serie di criteri scientifici per la gestione e lo sviluppo. I Musei Privati, cioè quelle realtà che dotate di propria sede, autonomia gestionale ed anche finanziaria riescono a soddisfare il requisito di essere aperti al pubblico. Le Sale Storiche dotate di raccolte gestite e conservate con criterio professionale molto diffuse nell’ambito alpino. Figlia minore della Sala Storica ma non meno importante è la categoria delle sedi che gestiscono Fondi e Cimeli ma che non li espongono in apposite vetrine. Sono molto importanti anche se purtroppo spesso di loro non si prende coscienza se non che per caso fortuito, perciò è utile conoscerle come è importante quantificarne i fondi custoditi. Altra realtà presente nella nostra Associazione è la collaborazione ad un museo di amministrazione pubblica presso il quale Sezioni o Gruppi A.N.A. gestiscono in autonomia o con progetti condivisi cimeli, documenti e materiale d’interesse storico e associativo in uno spazio dedicato. Discorso a parte per i Musei non dell’Associazione ma che parlano degli Alpini e le collezioni private. Riguardo ai primi naturalmente c’è molta attenzione, citando come esempio Il Doss di Trento.

Per iniziare ad avere coscienza sulla consistenza di queste realtà è stato varato ed è in corso di attuazione un progetto ad hoc articolato in diverse fasi che, grazie alla collaborazione di coloro che sono stati coinvolti, sta avendo un buon successo.

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GUIDA ALLA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA “CENSIMENTO DELLE REALTA’ MUSEALI ANA”


Rivolta ai Direttori, Curatori o Responsabili di Musei e Sale Storiche ANA ed ai Presidenti di Sezione, Referenti Centro Studi e Capigruppo.
Lo scopo della scheda è semplicemente quello di raccogliere una serie di dati per avere un primo quadro generale della mappa dei musei ed altre realtà minori custoditi dalle strutture dell’Associazione sul territorio. Fondamentale è dunque lasciare un recapito della realtà che si vuole segnalare.

VENGONO DEFINITI MUSEI:

«Le gallerie d’arte, le pinacoteche ed, in genere, i musei aperti al pubblico sono istituti che realizzano il fine della cultura, per mezzo di un complesso di beni debitamente ordinati e messi a disposizione della generalità del pubblico; a questo fine essi aggiungono quello, non
meno importante, della raccolta e della conservazione delle cose di interesse artistico, storico, scientifico ecc., che costituiscono il patrimonio culturale della nazione».
(T. Alibrandi, P. Ferri, I beni culturali e ambientali, Milano 1985)

«Un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo aperta al pubblico, che compie ricerche sulle testimonianze materiali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e soprattutto le espone a fini di studio, di educazione e di diletto».
(ICOM, Codice di deontologia professionale, adottato dalla 15.a Assemblea generale dell’ICOM riunita a Buenos Aires, Argentina, il 4 novembre 1986).

«Struttura comunque denominata organizzata per la conservazione, la valorizzazione e fruizione pubblica di raccolte di beni culturali».
(Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, D.Lgs. 29 ottobre 1999, n. 490, art. 99).

Un comitato di studio ha analizzato e valutato le tipologie di esposizioni organizzate e gli allestimenti presenti nelle sedi ANA e in base alla normativa peculiare sull’argomento ha suddiviso le realtà fondamentalmente in cinque categorie:

  • MUSEO RICONOSCIUTO: sede museale organizzata e gestita da Sezione o Gruppo A.N.A. con personalità giuridica assegnata con specifico decreto che dotata degli standard ministeriali minimi previsti dal D.M. del 10 maggio 2001 sia integrata in circuiti pubblici (Regioni, Province, Comuni);
  • MUSEO DI FATTO: sede museale privata organizzata e gestita da Sezione o Gruppo A.N.A, priva degli standard ministeriali minimi previsti dal D.M. del 10 maggio 2001;
  • SALA STORICA/RACCOLTA GESTITA: sedi di Sezione e di Gruppo A.N.A. ove vengano raccolti cimeli, documenti e materiali d’interesse storico ed associativo in locali idonei dotati di vetrine e contenitori dedicati nei quali questi siano custoditi in modo organico con o senza inventario;
  • FONDI E CIMELI di particolare interesse storico e associativo sedi di Sezione e di Gruppo A.N.A. non dotate di Musei o Sale Storiche;
  • MUSEO COGESTITO: museo di amministrazione pubblica presso il quale Sezioni o Gruppi A.N.A.gestiscano in autonomia o con progetti condivisi cimeli, documenti e materiale d’interesse storico e associativo in uno spazio dedicato;

Per facilitare la segnalazione della presenza di una delle cinque tipologie sopraindicate è stata predisposta una scheda (allegato facilmente scaricabile dal portale) nella quale andrà segnalata la realtà presente presso la propria sede, assieme a dei recapiti utili per un futuro contratto. In questo compito alcuni qualificati Referenti del Centro Studi per Raggruppamento sono a disposizione a supportare gli interessati:

In caso di positiva verifica la scheda andrà inviata al Centro Studi A.N.A presso la Sede Nazionale in via Marsala 9 a Milano , fax 02/62410230 o preferibilmente e mail centrostudi@ana.it.

Tutte le realtà che avranno dato positivo riscontro saranno contattate da un esperto del settore per una visita e naturalmente la compilazione di una scheda scientifica predisposta sulla base degli standard ministeriali in funzione della pagina dedicata che si desidererebbe pubblicare in seguito.

RIFERIMENTI ISTITUZIONALI E NORMATIVE
Per fare degli approfondimenti sulla materia museale si segnalano i seguenti siti:

  • I.C.O.M. ITALIA ( International Council of Museums www.icom italia.org );
  • MI.B.A.C. ( Ministero per i Beni e le Attività Culturali www.beniculturali.it ).

e la consultazione prioritaria delle seguenti fonti:

  • Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ‘Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137’ »
  • Decreto Ministeriale 10 maggio 2001, G.U. 19 ottobre 2001, n. 244, “Atto d’indirizzo sui criteri tecnico scientifici sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei’ »
  • Codice I.C.O.M. »