CaSta, severo banco di prova per gli alpini

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    Le cerimonie di premiazione e di ammainabandiera in piazza Magistrato a San Candido hanno fatto calare il sipario sulla 59ª edizione dei Campionati sciistici delle Truppe alpine, svoltisi dal 28 gennaio al 2 febbraio sulle nevi di Dobbiaco, San Candido e Sesto Pusteria.

    Ospiti d’onore il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giampaolo Di Paola e il ministro della Difesa Arturo Parisi che nel discorso di saluto ha avuto parole di ringraziamento e compiacimento per gli alpini e le Truppe alpine: L’Italia ama gli alpini, perché è sicura che in qualunque circostanza, in qualunque emergenza, potrà sempre contare su di loro. Lo spirito e i valori delle popolazioni di montagna: tenacia, onestà, rettitudine, perseveranza si rispecchiano nello spirito di questi reparti, fra i migliori di tutti gli eserciti . Ha poi parlato della flessibilità delle Truppe alpine che oggi non sono più impegnate nella difesa delle nostre montagne ma operano con successo nelle missioni all’estero: Le montagne del nostro Continente non sono più baluardi da difendere o da attaccare, sono teatro di sport e di addestramento per gli alpini in armi, un impegno fondamentale per un esercito di professionisti .

    E infatti questa edizione dei campionati, alla quale hanno partecipato circa 900 atleti, 300 dei quali provenienti da 8 nazioni (Argentina, Croazia, Germania, Macedonia, Romania, Slovenia, Spagna e Stati Uniti), ha visto in gara anche reparti appartenenti ad altre unità dell’Esercito, come i parà del 185º reggimento, gli elicotteristi dell’Altair e il personale della Scuola di Applicazione, della brigata Friuli e dello Stato Maggiore dell’Esercito di Roma.

    Al di là del puro fatto sportivo, questi campionati hanno anche una valenza strettamente militare: sono un severo banco di prova della preparazione dei reparti alpini. Che ci siano anche truppe da montagna di tanti altri Paesi rende ancora più importante questa competizione. Sono truppe che spesso affiancano nelle missioni di pace i nostri alpini, i quali si sono guadagnati stima e rispetto.

    Tra le gradite novità di questa edizione dei Casta anche una nutrita presenza femminile che si è comportata egregiamente sulle nevi dell’Alta Pusteria. Un esempio su tutti: quello del tenente Monica Segat, veneta di 27 anni, prima donna nella storia dei campionati, che ha conquistato il podio al comando del plotone dell’8º Alpini.
    La cerimonia di premiazione è stata aperta dal comandante delle Truppe alpine, generale Armando Novelli, che ha ringraziato atleti e le autorità civili per la presenza e per la collaborazione nell’organizzazione delle gare nei tre comuni interessati.

    Il Trofeo dell’amicizia , disputato tra le rappresentative di eserciti di Paesi amici o aderenti al Partenariato per la pace , del Corpo Forestale e della nostra associazione, è stato vinto dall’Italia, seconda la Romania e terzi in classifica assoluta gli atleti argentini. Da quest’anno alla gara di plotoni hanno partecipato anche delle squadre straniere che si sono affrontate per il trofeo International mountain troops , conquistato dalla Spagna.

    Sul podio più alto per il Trofeo medaglie d’oro alpine , disputato tra i reggimenti delle Truppe alpine, è salito il 4º reggimento alpini paracadutisti Monte Cervino , secondo l’8º Alpini e medaglia di bronzo gli atleti del Centro Addestramento Alpino di Aosta. A riprova di come rimanga indissolubile il rapporto che anche gli alpini che ricoprono ruoli di comando instaurano con l’ambiente della loro specialità, sono da segnalare due secondi posti d’eccezione nella 6ª e 7ª categoria, quelli del Capo di Stato Maggiore delle Truppe alpine, colonnello Federico Bonato e del generale di brigata Fausto Macor, comandante della brigata Taurinense .

    Il trofeo Comando Truppe alpine , aggiudicato agli atleti iscritti alla F.I.S., si è svolto in due gare di slalom speciale, vinte dallo statunitense Cody Marshall e dal tedesco Stefan Kogler. Il trofeo, aggiudicato alla rappresentativa con i migliori piazzamenti nelle due gare, è stato vinto dalla Svizzera.

    Il trofeo Medaglia d’Oro ten. Silvano Buffa è stato infine vinto dal plotone del 1º reggimento artiglieria da montagna, secondo posto per il 5º Alpini, seguito dall’8º Alpini. E’ una delle gare più impegnative che si svolge in due giorni, su un percorso di circa 40 km per un dislivello di oltre 2000 metri. Valuta il livello di preparazione tecnico tattica e le capacità di movimento su sci dei plotoni dei reggimenti alpini e dell’Esercito. E’ la prova più dura di tutti i campionati, che esalta la preparazione, la forza e la tenacia. Ed è anche la più bella e più la completa tra le competizioni alpine.

    Matteo Martin

    La squadra ANA ai CASTA

    Come tradizione anche quest’anno gli atleti dell’ANA hanno gareggiato ai Campionati sciistici delle Truppe alpine, facendosi onore. Alla cerimonia di premiazione la rappresentativa dell’ANA era guidata dal vicepresidente nazionale Attilio Martini e dal presidente della commissione sportiva Antonio Cason, presenti i vessilli delle sezioni di Brescia, Cadore, Modena, Trento e Bolzano. Primi degli atleti ANA nelle gare di fondo 15 km e di slalom gigante sono stati rispettivamente Alfio Di Gregorio e Mauro Dionori, quinti in classifica assoluta nelle rispettive specialità. In classifica assoluta nella gara di fondo e di slalom gigante, che tengono conto dei due migliori tempi, gli atleti dell’ANA si sono classificati rispettivamente quinti e terzi.

    Queste le classifiche degli atleti ANA e le classifiche assolute di specialità:

    • Fondo 15 km: 1º Alfio Di Gregorio, 2º Giugliano De Monte Zanoglio, 3º Gino Ceccato.
    • Slalom gigante: 1º Mauro Dionori, 2º Robert Siorpaes, 3º Gian Mauro Piantoni.
    • Classifica assoluta fondo 15 km: 1º Italia, 2º Germania, 3º Romania, 4º Stati Uniti, 5º ANA.
    • Classifica assoluta slalom gigante: 1º Italia, 2º Argentina, 3º ANA, 4º Slovenia, 5º NRDC IT.