CANADA – Un ricordo del mio papà alpino

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    Mio padre Silvestro Di Donato, classe 1882, reduce della Grande Guerra, all’età di 22 anni si trovava in America quando ricevette la notizia della morte di suo padre per un incidente sul lavoro. Venne quindi esonerato alla leva perché orfano e dichiarato capo famiglia di altri due fratelli e tre sorelle. Per quasi dieci anni dovette lavorare per aiutare mia mamma e i fratellini più piccoli.

     

    Nel 1914 andò in Italia per sposarsi, con l’idea di tornare in America dopo qualche tempo. Ma nel 1916 venne chiamato a prestare il servizio militare. Assegnato al 5º Alpini, btg. Vestone fu mandato sull’Ortigara dove trascorse alcuni mesi a scavare camminamenti e ripari. Nella primavera del 1917 arrivò l’ordine di attaccare il nemico: senza l’aiuto dell’artiglieria fu mandato contro le mitragliatrici tedesche, nascoste dietro a dei ripari rocciosi e il suo battaglione venne decimato. All’insaputa del Comando generale, solo quattro si salvarono e uno di essi era mio padre. Il Comando, nei giorni seguenti, inviò a mia madre un telegramma per comunicarle la morte di suo marito. Lo stesso giorno in cui mia madre fece celebrare la Messa funebre, la Croce Rossa mandò un telegramma a mia madre con la notizia che suo marito era prigioniero in Austria. Tornò a casa nel dicembre del 1918.

    Doro Di Donato