Cambio al vertice del Police Advisor Team, l’unità che assiste la polizia afghana

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Herat, 11 agosto 2013 – Si è svolta oggi, presso la base ‘Camp Arena’ di Herat, la cerimonia che ha visto il tenente colonnello Gianluca Feroce cedere al tenente colonnello Salvatore Demontis – entrambi del 1° reggimento Carabinieri paracadutisti ‘Tuscania’ – il comando del Police Advisor Team (PAT),

l’unità del Regional Command West che, nel quadro del delicato processo di transizione, ha il delicato compito di assistere e supportare i comandi delle forze di polizia dislocate nella regione occidentale dell’Afghanistan.

Il PAT nasce da un’iniziativa della NATO finalizzata ad incrementare le capacità operative delle locali forze di polizia attraverso l’impiego di team che agiscono a diretto contatto con i colleghi afghani, affiancandone gli organi di comando e di staff durante le attività giornaliere di pianificazione.

L’obiettivo dei team italiani – composti da carabinieri del 1° reggimento ‘Tuscania’, del 7° reggimento ‘Alto Adige’ e del 13° reggimento ‘Friuli Venezia Giulia’, oltre che da militari di diversi reparti dell’esercito – è di contribuire allo sviluppo professionale e all’autosufficienza della polizia afghana dislocata nella regione occidentale del Paese, dove opera il contingente italiano su base brigata alpina ‘Julia’, attualmente comandato dal generale Ignazio Gamba.

Sotto la guida del tenente colonnello Feroce, il PAT è stato intensamente impegnato nelle complesse attività di supporto e assistenza a favore dei colleghi afghani che, dallo scorso 18 giugno, hanno formalmente assunto, assieme alle altre forze di sicurezza del Paese, la leadership nella pianificazione e nella condotta delle operazioni militari di sicurezza in tutti i distretti della regione ovest.

Adoperando l’approccio ‘train the trainer’ (addestrare gli istruttori), gli advisor del PAT hanno organizzato e condotto una serie di specifiche attività addestrative volte a migliorare le capacità tecnico-professionali degli operatori delle varie tipologie della polizia afghana. Tra le tante, meritano una specifica menzione: il corso di tecnica fotografica applicata alla scena del crimine (‘Crime Scene Investigation Basic Photograph Course’); quello di ‘Primo Soccorso’ in situazioni di emergenza operativa e sulle relative manovre di stabilizzazione di un ferito (‘Basic Life Support/Combat Life Support’); il 1° e 2° corso destinato al personale di staff della polizia afghana per la lotta agli ordigni esplosivi improvvisati (‘Mid Level Leaders Counter Improvised Explosive Device Course’); il corso di ‘Tutela e Scorta’ (‘Close Protection Team’) organizzato a favore della scorta del Presidente della Corte d’Appello di Herat, nonché quello per incrementare le capacità di approntare in tempi rapidi check point mobili da mantenere sul terreno da un minimo di qualche ora a 1-2 giorni al massimo (‘Tactical/SNAP Check Point Course’). Da non dimenticare, infine, l’importante simposio denominato ‘Legal basis for Evidence Based Operations (EvBOs)’, cui hanno partecipato ben 40 ufficiali della polizia afghana, che ha trattato argomenti connessi alle operazioni con cui le forze di polizia afghane, sotto la responsabilità delle locali autorità giudiziarie, avviano e conducono indagini basate sull’individuazione, conservazione e raccolta delle ‘prove’, sull’esame dei testimoni, l’effettuazione di ispezioni, perquisizioni e sequestri, sull’individuazione e l’arresto dei responsabili dei crimini e la remissione degli stessi all’autorità del procuratore competente, il tutto nel pieno rispetto della legge afghana.

Per il tenente colonnello Demontis non si tratta di una novità: l’ufficiale dell’arma dei carabinieri, infatti, è stato al comando del PAT fino allo scorso 10 marzo, quando lasciò proprio al collega Gianluca Feroce la guida del team di advisor italiani.

Il PAT è l’unità specialistica del contingente italiano che, nell’ambito del processo di transizione, svolge attività di consulenza e assistenza a favore dei comandi provinciali dell’AUP di Herat e Farah con personale dell’arma dei carabinieri, mentre si avvale di personale dell’esercito per la mentorizzazione dei comandi di polizia distrettuali di Farah e Shindand.