BERGAMO – Il caloroso abbraccio di Martinengo

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L’adunata sezionale è stata preceduta da una serie di appuntamenti che hanno impegnato per mesi gli alpini di Martinengo e della zona 27 “Strada Francesca”, guidati rispettivamente dal capogruppo Luigi Manenti e dal coordinatore di zona Giacomo Limonta. Le manifestazioni si sono aperte con le mostre “Fratelli Calvi” e “Dolomiti a 360°” presso il “Filandone”, una costruzione risalente all’Ottocento dove per decenni si sono lavorati bozzoli per ricavarne seta. Tra gli incontri più significativi una serata culturale “360° di passione e solidarietà”, la rappresentazione della commedia dialettale “Per öna pena de galéna”, andata in scena al Teatro Scuola Maddalena di Canossa e il concerto dei cori ANA Sovere, Adda e Martinengo, presentato da Francesco Brighenti.

 

Il sabato pre-adunata, sono stati presentati alcuni moduli dell’Ospedale da campo ANA e mezzi della Protezione Civile ad opera illustrati di Carlo Saffioti e Giancarlo Roggerini per l’Ospedale da campo e Giuseppe Bonaldi con Giuseppe Manzoni per la Protezione Civile. Nel pomeriggio il momento degli onori ai Caduti con deposizione di corone ai monumenti e la Messa celebrata da mons. Lino Belotti. Nel frattempo gli alpinisti della Protezione Civile si esibivano in una spettacolare discesa a corda doppia dal campanile della parrocchiale.

Domenica a Martinengo hanno sfilato oltre 4mila penne nere accompagnate dalle fanfare alpine e dal corpo musicale Sant’Agata di Martinengo. C’erano 240 gagliardetti e il vessillo sezionale scortato dal presidente Carlo Macalli, dal consiglio direttivo al completo e dai presidenti emeriti, Decio, Carobbio e Sarti. Alcuni settori della sfilata sono stati riservati ai “reparti speciali” della Sezione: agli addetti all’Ospedale da campo, agli atleti, ai nuclei di Protezione Civile e alle salmerie con i muli di Foresto Sparso.

In piazza Papa Giovanni XXIII sono intervenuti il capogruppo Luigi Manenti, il sindaco Paolo Nozza che ha avuto parole di elogio per l’opera svolta dagli alpini sul territorio, mentre il consigliere nazionale Giorgio Sonzogni ha portato il saluto del presidente Perona. Ha chiuso il presidente sezionale Carlo Macalli che ha ricordato, tra l’altro, come “in un’epoca come quella che stiamo vivendo non sarebbe male ripensare per i giovani ad un periodo obbligatorio e gratuito da destinare, in forme diverse, al servizio della collettività”.

Luigi Furia