Al termine di un lungo percorso burocratico ed economico iniziato nel 1997, è stata finalmente inaugurata la nuova baita alpina al “Castegner dea Madoneta”, a Crespano del Grappa. È una struttura che risponde ai più moderni standard, compresi quelli previsti dalle recenti normative in materia antisismica e di risparmio energetico.
Lo stabile di 200 metri quadrati su due piani fuori terra sarà di proprietà del comune di Crespano che ha messo a disposizione il terreno per la sua realizzazione. Verrà dato in concessione al locale gruppo alpini, con una convenzione della durata di 25 anni, rinnovabili. Alla realizzazione dell’opera hanno contribuito in molti: privati, artigiani, imprese, enti ed associazioni non hanno fatto mancare il proprio apporto in denaro, lavoro, sconti sulle forniture o prestiti senza interesse.
La manodopera è stata fornita da oltre cinquanta volontari, muratori, elettricisti, idraulici, falegnami alla solita maniera alpina e cioè… gratis. Il presidente della sezione Giuseppe Rugolo, citando Mario Rigoni Stern, ha ricordato che la voglia di tornare a baita, come si legge nel “Sergente nella neve”, non è altro che la metafora di tornare a fare gruppo, unità, coesione.
“La nuova baita deve essere il luogo dove gli alpini si incontrano, discutono, passano assieme alcune ore in serenità, anche pensando a come fare del bene. Il sindaco di Crespano Annalisa Rampin ha donato al capogruppo Remigio Torresan il cappello da generale alpino che era appartenuto ad Ettore Viola, Medaglia d’Oro al Valor Militare, eroe di Ca’ Tasson. “Figurerà meglio nella vostra bacheca”, è stata la sua conclusione.
Gianni Idrio
