BASSANO – Ai soldati del Grappa

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    Una due giorni intensa quella che ha caratterizzato la presenza dell’ambasciatore slovacco Jan Soth nel bassanese e al Sacrario di Cima Grappa in territorio di Crespano (Treviso). In base ad accordi presi con Onorcaduti e con i vertici dell’Ana l’alto rappresentante del Governo slovacco, accompagnato dal direttore generale del Ministero degli Interni slovacco, ha potuto realizzare uno dei sogni della sua vita: onorare i Caduti della sua terra in territorio italiano durante la Prima Guerra Mondiale con lo scoprimento di una targa commemorativa all’interno del Museo storico alla Caserma Milano. 

     

    Questi soldati erano componenti della Legione cecoslovacca, un corpo ricompreso nelle file delle forze armate del Regno d’Italia che combatteva contro l’Austria-Ungheria, rischiando la morte, se non in battaglia, per alto tradimento e diserzione con fucilazione o impiccagione sul posto. Al termine di una semplice e solenne cerimonia è seguita la sfilata, scandita dalle note della fanfara dell’Ana bassanese. Numerosa la presenza dei vessilli di Sezione e del Presidente nazionale Favero con alcuni Consiglieri nazionali oltre al gruppo alpini della Slovacchia con alcuni componenti, tra i quali il presidente Alessandro Zazzeron, il vice Marco Eugerio e Fabio Bortolini.

    L’ambasciatore Jan Soth ha espresso il significato della cerimonia nel modo più efficace possibile: «Sono molto emozionato e commosso. Inauguriamo insieme la targa commemorativa dedicata alla memoria degli slovacchi che persero la vita cento anni fa sul fronte di battaglia in questi luoghi. Siamo qui per ricordare i momenti della storia europea che uniscono le nostre nazioni ma anche per ringraziarvi per il lavoro e l’impegno che ponete nel salvaguardare la memoria.

    La memoria è fondamentale non solo per ricordare il passato ma anche per costruire il nostro futuro. Un futuro che è fragile e incerto ma che può essere affrontato con successo solo se, insieme e uniti, siamo consapevoli delle nostre radici. Cari amici, grazie di essere qui oggi con noi. Gloria a voi, soldati del Grappa!».