ASIAGO – Nicolò, alpino speciale

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    Gli alpini dell’Altipiano hanno inaugurato un monumento in memoria di Nicolò Gianesini, “andato avanti” nel dicembre 2014 all’età di 82 anni, uomo e alpino tutto di un pezzo, ricordato dagli amici del Gruppo di Gallio come «uno che non si tirava indietro quando c’era da fare!». Proprio per questo i figli alpini Antonio, Mauro e Silvano, oltre che il nipote Nicola, hanno voluto realizzare un monumento in sua memoria. 

     

    Che fossero servizi per la popolazione galliese o impegni in momenti di necessità nazionale, Nicolò si è sempre distinto per essere uno dei primi ad offrirsi. Perché è così che sono fatti gli alpini ed era così che era fatto Nicolò. Alpino fino alla fine ha voluto che le offerte raccolte fuori dalla chiesa fossero devolute alla ristrutturazione del Ponte degli Alpini di Bassano del Grappa.

    Chiamato alle armi nel gennaio 1954, inquadrato al 8º Alpini, dopo l’addestramento venne trasferito alla Compagnia trasmissioni della Julia con la specializzazione di telefonista e guardia fili. L’impronta alpina di Nicolò fu evidentemente trasmessa dalla famiglia: suo papà Antonio, classe 1897, era alpino nel btg. Val d’Adige.

    Combattente della Grande Guerra, nel novembre 1917 venne ferito a Col della Beretta, sul massiccio del Grappa e nel 1968, in occasione del 50º della Vittoria, gli venne conferita l’onorificenza di Cavaliere di Vittorio Veneto.