Anche se non alpino

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    Il dibattito sulla coralità.

    Un coro ANA, oltre che cantare nelle varie Adunate alpine, deve intervenire anche per altri tipi di manifestazioni. Deve cantare ai funerali di alpini e non alpini ed allora deve avere canzoni adeguate. Deve cantare durante il lungo periodo natalizio con decine di uscite nei teatri e nelle chiese, allora deve avere canzoni adeguate. Deve cantare nei teatri per un pubblico che si vuole divertire, allora deve avere canzoni adeguate.

    Deve cantare Pertanto, il mio coro ANA San Zeno Verona, che dirigo da 40 anni, deve imparare con il sacrificio di due prove settimanali canzoni in lingua italiana, latina, francese, spagnola, inglese, tedesca, russa e nei vari dialetti friulano , sardo , ecc. Certamente in questi brani, di alpino, inteso come naja , non c’è nulla. Durante le S. Messe o le cerimonie per i defunti o durante il periodo natalizio per la nascita di Gesù o per il periodo della Passione e Resurrezione, non si cantano canzoni della naja .

    Pertanto le polemiche che alcuni alpini fanno non hanno nessun valore perché non facendo parte di cori non possono assolutamente sapere le miriadi di problemi e le soddisfazioni che ci sono in questi complessi canori. Desidero anche aggiungere che quando sono andato in Russia, per ben tre volte, ripercorrendo a piedi il tragitto della ritirata della divisione Tridentina, gli attuali contadini, che allora erano bambini, chiedevano che cantassimo le melodie che cantavano gli alpini di allora, e che intonassimo Rosamunda e O sole mio! . L’ex presidente nazionale Caprioli lo conferma con il suo volume: Cantavamo Rosamunda .

    Ciò vuol dire che gli alpini andati a combattere in Russia cantavano anche queste canzoni e non solo quelle cosiddette di guerra o di trincea. Pertanto se un coro desidera cantare funicolì funicolà e La Madunina le canti pure e perché no?anche canzoni arabe, basta che piacciano. Sono perfettamente d’accordo con il direttore del coro ANA della sezione di Milano Massimo Marchesotti, il quale dice che un coro alpino o non alpino deve cantare e l’impegno dei coristi e del direttore è far cantare e cantare bene.

    Renato Amedeo Buselli Verona