Alpino… in mare

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    È un bel ritorno quello della nave “Alpino” che rinasce a Riva Trigoso (Genova), nel luogo in cui nel 2006 il libro di bordo si era chiuso, dopo quarant’anni di onorato servizio. La nuova fregata “Alpino” risponde alle esigenze tecnologiche e di flessibilità della flotta della nostra Marina Militare, ed è la quinta di una serie di dieci Fregate Europee Multi Missione, commissionate a Fincantieri dalla Marina nell’ambito dell’accordo di cooperazione internazionale italo-francese, in coordinamento con l’Organizzazione congiunta per la cooperazione europea in materia di armamenti.

    Alla cerimonia di varo, avvenuta presso lo stabilimento di Riva Trigoso, non potevano mancare gli Alpini in armi – presenti con un picchetto del 2° Alpini – e quelli della nostra Associazione, intervenuti con il Labaro, scortato dal presidente Sebastiano Favero e da numerosi consiglieri nazionali. Il varo è stato eseguito dal direttore del cantiere Ferdinando Tognini e dalla madrina Maria Rosa Solimano, cugina del sergente maggiore Francesco Solimano di Sori (Genova), Alpino del 1° reggimento, battaglione Pieve di Teco, caduto sul fronte russo e insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare. Alla cerimonia sono intervenuti, fra gli altri, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, il senatore Nicola Latorre, presidente della 4ª Commissione Difesa al Senato, il capo di Stato Maggiore della Difesa ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito generale Claudio Graziano e i vertici di Fincantieri con il presidente Vincenzo Petrone e l’amministratore delegato Giuseppe Bono.

    Dopo il varo la fregata “Alpino”, a sigla “F 594”, proseguirà l’allestimento presso il Cantiere di Muggiano (La Spezia) e sarà consegnata nei primi mesi del 2016. Ha una lunghezza di 144 metri, una larghezza di 20 e un dislocamento a pieno carico di circa 6.700 tonnellate e può raggiungere una velocità superiore ai 27 nodi con una capacità massima di personale trasportato pari a 200 persone. Ma caratteristica importante è l’elevata flessibilità d’impiego che le permetterà di operare in tutte le situazioni tattiche e andrà ad affiancarsi alle altre navi della classe “Bergamini”, varate a partire dal 2011.

    Nella storia della Marina Militare la fregata “Alpino” è la quarta unità a portare questo nome: la prima volta era stato battezzato così un cacciatorpediniere, in servizio fino al 1928; venne successivamente assegnato a al cacciatorpediniere della classe “Soldati” che fu affondato il 19 aprile 1943 nel porto di La Spezia durante un bombardamento americano e quindi alla fregata che vide la luce a metà degli anni Sessanta. Nonostante il Corpo degli Alpini sia abituato alle creste vertiginose e sia l’espressione geograficamente più lontana dagli ampi orizzonti del mare, è un vero orgoglio poter dare nuovamente il nostro nome a una delle punte di diamante della Marina Militare.