Alpini nell'animo – dic 2014

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    Viviamo momenti complicati e difficili, anche per la nostra Associazione che, a causa della sospensione della leva e il conseguente lento ma inesorabile innalzamento dell’età media dei nostri soci, si appresta a dover affrontare un futuro in salita.

    Di questo, però, non dobbiamo avere paura: i nostri Padri fondatori, i reduci, loro sì che hanno vissuto periodi in salita e tuttavia hanno saputo, con tenacia e senso del dovere, scrivere pagine importanti di storia patria; a noi l’obbligo di capire come trasformare, giorno per giorno, i nostri ragionamenti su tradizione, solidarietà, alpinità in fatti concreti. Se riusciremo, e ne sono convinto, a fare questo, continuando a fare del nostro cappello alpino la nostra casa e della penna la nostra bandiera, potremo continuare a fare anche le cose impossibili, sempre con un sorriso, perché in fondo è questo che la gente si aspetta da noi, impegno ma anche serenità. Voglio fare un appello a tutti voi: nonostante tutte le difficoltà, materiali e non, mai dovete permettere che si rompa quella fraternità sulla quale si basa la nostra famiglia; mai e per nessun motivo. Ricordiamoci tutti che il Gruppo e la Sezione sono più importanti di ciascuno di noi, vanno curate come un bene unico e perciò occorre che ciascuno faccia la sua parte. Diventiamo tutti più tolleranti, perdiamo quella pessima abitudine di puntare il ditino saccente e supponente come se fossimo i tutori unici della verità. Ribadisco che se il nostro futuro si presenta in salita non dobbiamo averne paura; noi lo affronteremo un passo dopo l’altro, come facciamo sulle nostre amate montagne: ci costruiremo il nostro futuro armati come siamo di fede e di amore nel custodire e tramandare i valori dei nostri Padri fondatori, dei nostri reduci, dei nostri veci. Impegniamoci a impedire che i mali della società moderna finiscano per influenzare anche la vita sociale. Non lasciamo vincere l’indifferenza, il fare tanto per poter dire ho fatto, evitiamo l’insofferenza per le nostre regole, una certa voglia di distinguersi, di apparire, evitiamo le maldicenze; in altre parole comportiamoci sempre e semplicemente da alpini, non dimenticandoci mai che per esserlo non è sufficiente ogni tanto portare il cappello, bisogna sempre dimostrarsene degni.

    Marco Fulcheri – Presidente sezione Biella

    Caro Presidente, spero che tu mi perdoni per le sforbiciate che ho inferto alla tua riflessione. Purtroppo lo spazio è quello che è, ma per comprendere cosa c’è nell’animo di un alpino vero, ritengo che quanto ho pubblicato basti e avanzi.