Al cimitero di Milovice

    0
    524

    Nel cimitero di Milovice, a nordest di Praga, sono sepolti 5.276 militari italiani, fatti prigionieri sul Carso dall’esercito austro-ungarico e internati in quel campo dove morirono di fame e malattie. Quindici anni fa l’attuale presidente della sezione di Belluno Angelo Dal Borgo e Lino Chies della sezione di Conegliano promisero di organizzare ogni anno un pellegrinaggio in quel campo disseminato di croci di legno, per molti anni adibito a base sovietica.

     

    Nel frattempo, grazie anche all’ex console Giuseppe Filippo Imbalzano, già ufficiale e presidente dell’Associazione Europea degli Ufficiali della riserva, quel cimitero è stato dichiarato territorio italiano ed è un giardino recintato e ben curato con le croci bianche in marmo di Carrara, comprendente un piccolo museo che raccoglie cimeli ritrovati sul posto. Nei primi giorni dello scorso novembre quella promessa è stata ancora una volta mantenuta con una cerimonia che ha visto gli onori ai Caduti e la posa delle corone davanti alla grande stele di marmo rosa.

    Erano presenti, oltre a Dal Borgo e Chies, l’ambasciatore Aldo Amati, l’addetto militare italiano a Praga, personale dell’Ambasciata, l’ex console Imbalzano, autorità militari della Repubblica Ceca e del comune di Milovice, esponenti della chiesa cattolica e ortodossa (nel campo sono sepolti anche militari ungheresi, boemi e russi), una delegazione dell’Associazione “Amici di Milovice”, alcuni reduci boemi, popolazione civile, i vessilli ANA di Belluno e Conegliano, rappresentanze dei gruppi ANA con gagliardetti di Tambre, Cornei d’Alpago, Borsoi d’Alpago, Salce, Belluno Città, Ogliano, Codognè, Gaiarine e Fontanafredda, oltre ai gonfaloni con i sindaci dei comuni di Canale d’Agordo e Conegliano. Durante gli onori resi da un picchetto dell’esercito ceco, una fanfara locale e il coro “Minimo Bellunese” si sono alternati nella suggestiva esecuzione dei rispettivi inni nazionali, mentre l’Alpino bellunese Renato Bogo ha suonato con la tromba il “Silenzio”.

    Poi, dopo la visita al museo e la posa di fiori su alcune tombe, nella chiesa di Milovice è stata celebrata la Messa. Il Comune ha poi allestito il pranzo nella scuola locale dove è avvenuto lo scambio di doni e un gruppo di giovani alunni ha cantato alcune canzoni in onore degli ospiti italiani. Nel ritorno a Praga breve sosta nella cittadina di Lysà nad Labem dove si è svolta una semplice cerimonia con la deposizione di un mazzo di fiori ad un monumento scoperto per caso l’anno scorso e dedicato ai soldati italiani, francesi e russi. Alla fine del lungo e faticoso viaggio di ritorno in Italia è stato confermato l’appuntamento per i primi di novembre 2015, per onorare i nostri connazionali sepolti in quella terra lontana, proprio in concomitanza con il centenario di quella guerra della quale furono vittime.

    Luigi Rinaldo