Afghanistan: i militari italiani ritrovano un ingente quantitativo di munizioni

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L’attività, che rientra nell’ambito di un’operazione volta ad incrementare la sicurezza della ‘Shindand Air Base’ e delle aree circostanti, è stata condotta dal personale del 7° reggimento alpini di Belluno e ha portato al ritrovamento di 41 bombe da mortaio e 3 granate di artiglieria, successivamente bonificate dai team IEDD del 2° reggimento genio di Trento.

L’attività, che rientra nell’ambito di un’operazione volta ad incrementare la sicurezza della ‘Shindand Air Base’ e delle aree circostanti, è stata condotta dal personale del 7° reggimento alpini di Belluno e ha portato al ritrovamento di 41 bombe da mortaio e 3 granate di artiglieria, successivamente bonificate dai team IEDD del 2° reggimento genio di Trento.

All’interno della ‘Shindand Air Base’, oltre ai militari della TSU-C, operano anche vari altri assetti del contingente italiano impegnati a supporto della fase di transizione, tra cui l’Airbase Support Air Advisory Team dell’Aeronautica Militare, che cura l’addestramento specialistico e svolge azione di advising a favore del personale afghano dell’aeroporto militare di Shindand, futuro polo addestrativo per l’intera aeronautica del Paese.

La Transition Support Unit Center, dal 19 marzo scorso su base 7° reggimento alpini di Belluno comandato dal colonnello Stefano Mega, opera nella provincia di Herat con il compito di assistere e supportare le forze di sicurezza afghane (esercito e polizia) nel controllo della relativa area di responsabilità.