A Firenze per rendere omaggio al magg. De Cobelli

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Sabato 8 e domenica 9 marzo la sezione di Novara si recherà a Firenze per un omaggio al concittadino, maggiore Augusto De Cobelli del btg. “L’Aquila”, Medaglia d’Oro al V.M. che riposa nel cimitero di Trespiano.

 

La cerimonia di sabato è stata resa possibile grazie alla collaborazione della Sezione e del gruppo di Firenze, principalmente nella persona del suo capogruppo Giovanni Parigi.

BIOGRAFIA

Nasce a Novara il 5 giugno 1909. Entra nell’Accademia Militare di Modena e nel settembre del 1932 viene destinato al 6º reggimento alpini. Prende parte alla guerra coloniale in Africa Orientale, rimpatriato viene assegnato al battaglione Valtellina del V gruppo alpini ‘Valle’ in fase di costituzione. Con il Valtellina partecipa nel giugno 1940 alle operazioni sul fronte occidentale. Sciolto il battaglione nel mese di ottobre, transita al battaglione Tirano del 5° reggimento alpini assumendo il comando della 48ª Compagnia e il 12 novembre 1940 parte per il fronte greco-albanese.

Nell’aprile 1941 conclusa la guerra sul fronte greco-albanese, con la promozione a capitano, viene ammesso al 71° corso della Scuola di Guerra, ultimato il quale è assegnato in servizio di Stato Maggiore al Comando della VI Divisione Alpina Alpi Graie in corso di dislocazione a difesa del fronte di La Spezia in Liguria. Con gli eventi legati all’8 settembre 1943 passa le linee mettendosi a disposizione dell’Esercito del governo regolare. Scelto ed incaricato di costituire in Abruzzo un battaglione alpini che nasce come battaglione Abruzzi poi ribattezzato L’Aquila con la promozione a maggiore ne assume il comando. Tra il 15 e 17 marzo 1945, inizia l’avanzata ed entra nella Val d’Idice.

Durante una ricognizione per definire il miglior schieramento da tenere, avviene uno scontro a fuoco con una pattuglia tedesca durante il quale il maggiore viene gravemente ferito in località Cà di Bazzone. Muore successivamente a Firenze presso la 51ª Sezione Sanità. 483 Le sue spoglie riposano nel Cimitero Comunale di Firenze- Trespiano. A Brunico gli è stata intitolata una caserma degli Alpini.

MOTIVAZIONE DELLA MEDAGLIA D’ORO

Ufficiale di leggendario valore, già ripetutamente distintosi in precedenti campagne, sapeva creare in pochi mesi dal nulla un battaglione alpino di saldissime qualità spirituali e operative che portava al fuoco suscitando l’ammirazione dei vecchi e già provati battaglioni del reggimento e delle truppe alleate. In una ricognizione da lui diretta oltre le linee, effettuata per valutare la consistenza dell’occupazione nemica, su di una posizione la cui conquista avrebbe meglio salvaguardato l’integrità della difesa e creata la necessaria premessa per la prossima azione offensiva, cadeva eroicamente. Col suo sacrificio egli volle infondere in ciascuno dei suoi alpini la sicurezza ed il mordente che nutriva nel proprio cuore. Ci è riuscito quando il suo esempio è diventato comandamento e la leggenda a tutti gli alpini ragionanti tra loro e di continuo del loro giovane maggiore che era andato più avanti di tutti e, che era caduto primo tra tutti, insegnando con così semplice naturalezza quale fosse la via dell’onore e della gloria.

Valle Idice, 23 marzo 1945

Note tratte dall’e-book “Il Labaro – vol. 1”.